Ricevo spesso e-mail da parte di donne che desiderano diventare suore perché si sentono attrarre da Dio alla vita religiosa. Ecco alcune informazioni che potrebbero essere utili alle numerose lettrici di questo sito.


- Qual è l'età massima per diventare suora?

- Certi istituti religiosi accettano vocazioni di donne che hanno al massimo 35-40 anni, ma ci sono alcuni istituti che accettano vocazioni anche di donne che hanno superato i 40 anni.

- È necessario avere il diploma o la laurea?

- No, non è necessario.

- Per diventare suora bisogna pagare dei soldi?

- No, non bisogna pagare nulla.

- Le donne che non sono più vergini possono diventare suore?


- Sì, Dio può donare la vocazione religiosa anche a una donna che non è più vergine. Ad esempio Santa Rita, pur non essendo più vergine (infatti ebbe dei figli), divenne ugualmente monaca.


- Avere la vocazione religiosa è una cosa bella?


- È un dono meraviglioso di Dio! Le donne più felici che ho conosciuto nella mia vita sono le suore appartenenti a buoni istituti religiosi, cioè quelli in cui si vive fervorosamente e in maniera davvero religiosa.

- Che requisiti bisogna avere per diventare suora?

- Il requisito principale è uno: avere la vocazione. Inoltre bisogna essere sane di mente. Alcuni istituti accettano anche vocazioni di donne che hanno una salute gracile (purché siano sane di mente).

- Come si fa a capire se si ha la vocazione?

- In genere si valutano le intenzioni: se una donna vuole diventare suora per vivere più unita a Gesù, vivere in maniera più profonda il Vangelo, dedicare più tempo alla preghiera, salvarsi più facilmente l'anima, salvare le anime di altre persone con l'apostolato e la preghiera, aiutare i bisognosi, ecc., costei dimostra di avere dei tipici segni di una vera vocazione.

- Se una donna sente di avere la vocazione matrimoniale, ma vorrebbe entrare in convento solo perché non riesce a trovare un marito profondamente cristiano, che cosa potrebbe fare?

- Per entrare in convento è necessario avere la vocazione religiosa. Coloro che invece sentono di avere la vocazione matrimoniale dovrebbero pregare il Signore affinché possano trovare un uomo davvero cristiano da sposare (ad esempio un uomo interiormente simile a San Luigi Martin, il papà di Santa Teresa di Lisieux). Le donne che sentono nel proprio cuore di avere la vocazione matrimoniale, ma non riescono a trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio di un uomo che sta cercando una moglie davvero fedele agli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Cliccare qui per leggere l'annuncio.

- Conosci qualche buon istituto religioso da poter valutare?

- Sì, questo: http://vocazione-religiosa.blogspot.it/2012/07/servidoras.html

- Puoi consigliarmi qualche buon monastero di clausura?

- Sì, ad esempio questo: 
https://vocazione-religiosa.blogspot.com/2017/12/suore-di-clausura-di-rosano-firenze.html

- Se una persona sa di non avere vocazione, ma vuole trovare un luogo sereno in cui vivere cristianamente, cosa può fare?

- In questo caso consiglio di valutare soluzioni alternative. La mia speranza è che possano sorgere delle buone comunità cristiane di fedeli laici. 

- Che cosa bisogna fare per diventare suora?

- Bisogna contattare qualche buon istituto religioso e dire  alle suore che volete fare “discernimento vocazionale”, e loro vi aiuteranno a capire se Gesù desidera che voi diventiate suore.

- Che cos'è un'esperienza vocazionale?

- Fare un'esperienza vocazionale significa trascorrere alcuni giorni in un convento o in un monastero assieme alle suore. In questo modo una donna può vedere se è portata per la vita religiosa.

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domenica 26 ottobre 2014

Risposta a una lettrice

Pubblico la lettera che ho scritto a una ragazza di 18 anni, la quale è un'affezionata lettrice del mio blog sulla vocazione religiosa.


Cara sorella in Cristo,
                                       rispondo molto volentieri alla tua e-mail.

Sant'Alfonso Maria de Liguori dice che quando il demonio si accorge che una persona desidera abbracciare la vita religiosa, si scatena contro di lei mettendole il bastone tra le ruote (suscitando persecuzioni e ostacoli vari) e cercando di distoglierla dal proposito di consacrarsi a Dio. Infatti il diavolo sa bene che se una persona entra in un buon istituto religioso, molto probabilmente salverà la propria anima e le anime di tante altre persone mediante l'apostolato e la preghiera.

Inoltre, sempre Sant'Alfonso, dice che nel mondo sono i parenti i peggiori nemici delle vocazioni, e che tanti giovani hanno rinunciato ad abbracciare la vita consacrata proprio a causa delle pressioni ricevute dai familiari.

Santa Chiara soffrì assai la persecuzione dei parenti che non volevano che diventasse suora. Oh, quante ne ha patite! Ma adesso è felice, è in Cielo con il suo amato Sposo.

Non farci caso alle cose offensive che ti dicono i tuoi genitori. Se un bambino di 4 anni ti dicesse che sei stupida, ti offenderesti? Certamente no, perché il giudizio di un bimbo è irrilevante e spesso senza fondamento, pertanto non ci faresti nemmeno caso. Se un analfabeta ti dicesse che sei un'ignorante, ti offenderesti? Probabilmente sorrideresti e non ci faresti caso, perché essere considerata ignorante da uno che non sa nemmeno leggere e scrivere, non è una cosa a cui dar peso. Perché ti ho fatto questi esempi? Perché i tuoi genitori nel campo spirituale sono “poco esperti”, pertanto farebbero molta fatica a capire quel che senti nel tuo cuore se tu ti confidassi con loro. Quindi i loro insulti non sono da tenere in conto. È ovvio che chi ha una visione un po' troppo materiale della vita, non riuscirà a capire una persona che invece ha una visione spirituale dell'esistenza terrena. 

San Francesco d'Assisi era figlio di un facoltoso mercante di stoffe, ma egli preferì lasciare tutto pur di seguire la chiamata di Cristo. I mondani lo accusavano di essere pazzo perché aveva rinunciato alle ricchezze della sua famiglia, per vivere poveramente e seguire Gesù nello stile di vita evangelico.

Noi sappiamo che San Francesco si è salvato l'anima, e adesso gode in Cielo la visione beatifica di Dio. “Vieni servo buono e fedele”, gli avrà detto Gesù nell'ora del trapasso da questa vita terrena alla vita eterna.

Chissà invece quante persone che criticavano e disprezzavano la vita di San Francesco, adesso stanno all'inferno, senza più speranza di salvezza.  

Insomma, ciò che conta è piacere a Dio, non agli uomini. Il nostro scopo in questo mondo è di conoscere, amare, e servire il Signore. Tutto ciò che non ci conduce a Dio è vanità delle vanità.

I mondani non capiranno mai per quale motivo una ragazza che può avere successo in questa società, possa desiderare di “andarsi a rinchiudere” in un convento. Tentare di spiegare quel che senti nel tuo cuore sarebbe come parlare in cinese. Per loro sono discorsi assurdi, visto che i mondani pensano solo ad ammassare beni materiali e a darsi ai divertimenti sfrenati.

Ognuno di noi è alla ricerca della felicità: alcuni la cercano nei beni materiali, nel successo e nelle gioie mondane, altri invece la cercano in Dio. In questo mondo erano più felici San Francesco e Santa Chiara, nonostante fossero poveri, oppure i re e gli imperatori dell'epoca? Io mi fido più dei santi. Se tu per accontentare i tuoi genitori rinunciassi alla vita consacrata, vivresti in maniera triste e infelice anche se diventassi regina di un ricco regno. Ma grazie a Dio non hai nessuna intenzione di rinunciare a diventare sposa di Gesù Cristo. Infatti hai capito che il tuo tesoro è nel Signore, e non rinunceresti per nulla al mondo a seguire la divina chiamata ad abbracciare lo stato di vita più perfetto.

Stai facendo bene a non confidare a nessuna persona mondana che desideri diventare religiosa per poter vivere più unita a Gesù. Se il mondo venisse a sapere che stai riflettendo sulla vocazione, ti perseguiterebbe ancora di più. Quando andrai a fare un'esperienza vocazionale in convento, sarà meglio non dire ai mondani che vuoi diventare suora, ma che vuoi fare un “ritiro spirituale”. Come ti ho già spiegato in passato, non è una bugia (nemmeno veniale), perché un'esperienza vocazionale è anche una sorta di ritiro spirituale.  

Il periodo di difficoltà che stai vivendo adesso, lo hanno vissuto tante altre ragazze, prima di diventare suore. Le persecuzioni che stai patendo sono “normali”, cioè in genere le patiscono molti di coloro che vogliono rispondere affermativamente alla chiamata di Dio alla vita consacrata. Da un punto di vista spirituale si tratta di una vera e propria prova d'amore: coloro che amano Gesù con amore forte e sincero resistono alle persecuzioni sino alla fine, mentre coloro che hanno un amore debole si arrendono e abbandonano il cammino vocazionale.

Coraggio, resisti! Devi continuare a combattere la buona battaglia in difesa della vocazione, perché vuoi dare gusto a Cristo, il quale ti ha amato sin dall'eternità, prima ancora di creare il mondo, e che per amor tuo si immolò sulla croce del Golgota, pagando così al posto tuo la pena meritata dai peccati che sapeva bene che avresti fatto. E chi altro potresti amare all'infuori di Lui? Non conosco nessun uomo che si lascerebbe percuotere, flagellare, sputare in faccia, coronare di spine, e inchiodare in croce, pur di salvare l'anima tua.

Tu sei maggiorenne, sei assolutamente libera al riguardo dell'elezione dello stato di vita, nessuno deve permettersi di costringerti ad eleggere uno stato a cui non ti senti chiamata. Non pensare alle opposizioni che forse subirai quando i tuoi parenti sapranno che vuoi diventare suora, ma abbandonati nelle mani del Signore, ci penserà Lui a spianarti la strada che ti condurrà alle nozze col Re del Cielo.

Il disprezzo che tu hai nei confronti della mentalità materialista ed edonista che dilaga nella società pagana in cui viviamo, lo hanno tutti i seguaci di Gesù Cristo. Non è possibile servire due padroni: o serviamo Dio (che è nostro Padre e ci ama davvero), oppure siamo schiavi del mondo. Non è possibile nessun compromesso tra il Vangelo e la mentalità mondana, poiché sono in opposta contrapposizione.

Approfitto dell'occasione per salutarti cordialmente nei Cuori di Gesù e Maria,

Cordialiter

mercoledì 15 ottobre 2014

È possibile farsi suora da minorenne?

Pubblico l'e-mail che mi ha scritto una ragazza minorenne.


Caro Cordialiter,
                               è la prima volta che ti scrivo e innanzitutto volevo ringraziarti per il grande lavoro che fai per aiutare le persone alla ricerca dello stato di vita da eleggere. Mi presento: mi chiamo [...] e ho [...] anni. Lo so che possono sembrare pochi per una vocazione, fatto sta che però io ho sentito la chiamata del Signore a nove anni e tra poco entrerò in convento. Sento il bisogno di stare con Cristo, di vivere per Lui, con Lui e di Lui, di portare a Lui quante più anime posso, di guarire le Sue ferite, di combattere le sue battaglie. Sono giovane, lo so, ma frequenterò le scuole nel convento dove entrerò e poi io voglio cominciare ad armonizzare la mia vita sulla Sua musica fin da subito. Oh, se le mie compagne potessero anche solo vagamente capire cosa si prova, credo che implorerebbero Gesù di avere la grazia della vocazione religiosa. Non riesco a immaginare la mia vita lontano da qualunque cosa non mi avvicini al Dolce Gesù. Comunicare la notizia ai miei genitori è stato imbarazzante, ma senza che loro lo sapessero non avrei mai potuto compiere questo passo importante. Sarebbe stato un po' come decidere di sposarsi senza aver detto di avere un fidanzato. Ormai sono rassegnata al fatto che le persone mi considerino pazza ad entrare in convento a quest'età, ma io non potrei sopportare un altro anno anno vivendo lontano da Cristo. A una chiamata come questa si può solo rispondere sì e ancora sì. Come si può rifiutare una proposta così dolce da Colui che è morto per te e che ti chiama a stare con Lui per l'eternità? Lui cerca solo il nostro amore e solo quello noi possiamo dare a Lui e alla Sua Dolcissima Madre.

Che la Luce di Dio ti illumini,

(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                         come sai, anche le ragazze minorenni possono entrare in convento, però hanno bisogno del permesso dei genitori, mentre le ragazze maggiorenni no. Inoltre le minorenni pur potendo entrare in convento, devono aspettare almeno i 17 anni per iniziare il noviziato, così come disposto da Codice di Diritto Canonico.

Spero tanto che tu possa perseverare nel discernimento vocazionale e divenire un giorno sposa di Gesù Cristo.

Ti saluto cordialmente in Gesù e Maria,

Cordialiter

sabato 20 settembre 2014

Una "ragazza madre" può diventare suora?

Riporto una lettera che ho scritto a una "ragazza madre" che desidera diventare suora, ma il mondo vorrebbe spingerla a sposarsi col padre dei suoi figli.


Cara sorella in Cristo,
                                       leggo sempre con molto interesse le tue e-mail, e ti rispondo molto volentieri nella speranza di esserti di qualche utilità.

Sant'Alfonso Maria de Liguori insegna che per eleggere qualsiasi stato di vita (anche lo stato matrimoniale) bisogna avere una vocazione da parte di Dio. Sin dalla tua prima e-mail che mi hai scritto nell'aprile 2013, mi hai confidato tante cose riguardanti la tua vita personale, quindi penso ormai di conoscerti abbastanza bene. Da ciò che mi hai raccontato non vedo in te dei segni di una vocazione matrimoniale, basti pensare al fatto che desideri vivere in totale castità e non hai nessun interesse per nessun uomo della terra.

Il mondo consiglia sempre di sposarsi, perché comprende solo questo stato di vita. Gesù disse chiaramente che la castità era compresa da poche persone. Quindi non mi meraviglio affatto che tanta gente ti consiglia di sposarti col padre dei tuoi figli. Ma se non lo ami che ci puoi fare? Mica puoi sposarti con un uomo che non ami. Tra l'altro lo faresti soffrire assai, perché un uomo si accorge subito se una donna sta con lui perché è innamorata oppure no. Tu hai ribrezzo persino del suo odore, come potresti stare insieme a lui? Sarebbe una vita matrimoniale fallimentare. Un conto è voler bene a un uomo come amico, altro conto è amarlo come sposo. Nel primo caso saresti un'ottima amica, nel secondo caso saresti una pessima sposa.

Alessandra di Rudinì Carlotti ebbe 2 figli da suo marito, poi quando rimase vedova (era ancora giovane, ricca e bella) divenne amante di Gabriele D'Annunzio, il quale dopo un po' di tempo la lasciò per andare con un'altra donna. Chissà quanta gente consigliò ad Alessandra di sposarsi con un uomo per bene e di crescere serenamente i figli avuti dal primo matrimonio, e magari di averne altri dal nuovo marito. Ma ormai ad Alessandra gli uomini della terra non interessavano più, perché si era innamorata di Gesù Cristo, Re del Cielo e Redentore delle anime nostre. Quando una persona si innamora davvero di Gesù, tutto il resto perde importanza. Quindi Alessandra sistemò i figli (erano ancora bambini) e partì per farsi suora di clausura tra le Carmelitane Scalze.

Anche Santa Giovanna di Chantal era ancora giovane, ricca e bella quando rimase vedova, e chissà quanta gente le consigliò di trovarsi un altro sposo. Ella però scelse di diventare sposa di Cristo e fondò l'Ordine della Visitazione. Suo figlio addirittura si stese sulla soglia della porta per ostacolare la sua uscita di casa, ma ella lo scavalcò e uscì lo stesso per rispondere alla chiamata del Signore.

Il mondo ti rimprovera il fatto che non vuoi sposarti con un uomo della terra, e ti fa sentire in colpa. Ma tu che colpa hai se ti sei innamorata di Gesù buono? Non è una colpa! Del resto, non è stata una decisione presa a tavolino, è stato Dio ad attrarti a Lui con la forza del suo amore, e a farti sentire attrazione per la castità e la vita monastica. Tu non hai fatto altro che arrenderti al suo amore. Mica è una colpa! E che cosa avresti dovuto fare? Dire di no a Dio, Re di infinità maestà, per accontentare il mondo traditore e consegnare il tuo cuore a un uomo terreno? Sarebbe stata una grande ingratitudine da parte tua.

Un matrimonio è semplicemente impensabile nel tuo caso. Soffriresti terribilmente. Tante donne sposate mi hanno confidato che da giovani volevano diventare suore, ma poi per varie ragioni si sono sposate, e adesso soffrono assai. Vorrebbero vivere in castità, ma non possono, perché sono tenute in coscienza a rendere il “debito coniugale”. Sant'Alfonso dice che molte donne vanno all'inferno perché non vogliono rendere il debito coniugale ogni volta che i mariti lo domandano (in genere è colpa grave non concedersi, tranne in alcuni casi). Se tu ti sposassi non saresti più padrona del tuo corpo, non potresti più vivere in castità, e soffriresti un atroce tormento interiore. Ma chi te lo fa fare a sposarti? Per accontentare il mondo? E cosa farà il mondo per consolare il tuo cuore quando soffrirà il suddetto tormento interiore? Niente, ti abbandonerà a te stessa!

Lascia stare il pensiero del matrimonio. Sarebbe una grande ingratitudine se tu voltassi le spalle a Gesù e donassi il tuo cuore a un uomo della terra. Io voglio che solo il mio Re sia l'unico amore del tuo cuore! Voglio vederti ardere d'amore solo per Colui che per amor tuo volle immolarsi su una croce, redimendo così la tua anima. Gesù buono conosceva tutti i peccati che avresti commesso, ma ciò nonostante volle sacrificarsi per te. Che cosa puoi fare per ricambiare il suo immenso amore? Ciò che ha fatto non ha prezzo, non potrai mai ripagarlo completamente. Tuttavia puoi donargli il resto della tua vita vivendo solo per Lui, e amando solo Lui con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le tue forze. Gesù merita di possedere tutto il tuo cuore, senza dividerlo con altri uomini.

Se Dio avesse voluto farti sposare con qualche creatura, ti avrebbe dato degli inequivocabili segni vocazionali per la vita matrimoniale. Per adesso invece che tu hai segni vocazionali per una vita umile, orante, casta, e penitente...da nubile. Pertanto appare evidente che il matrimonio non è lo stato di vita a cui sei chiamata. Non provi nessuna attrazione per questo stato di vita, come potresti pensare di sposarti? Non ami nessun uomo, pertanto come potresti vivere “come coniuge” con una persona che non ami? Sarebbe una sofferenza straziante.

Non ho nessuna autorità su di te, e comunque sei assolutamente libera circa l'elezione dello stato di vita. Te lo dico da fratello in Cristo: non ti consiglio di sposarti. Dirò di più: sarebbe meraviglioso se tu potessi continuare a vivere in castità fino alla morte, per dare gusto a Dio. Spero tanto che un giorno tu possa diventare sposa di Gesù, abbracciando la vita consacrata in un monastero di clausura. Lo so che quando i tuoi figli saranno maggiorenni tu avrai quasi 50 anni, ma ci sono molti monasteri che ti prenderebbero ugualmente molto volentieri.

Spero di esserti stato di qualche utilità. Ricordati che ogni volta che hai qualcosa che ti tormenta l'animo, o hai qualche questione spirituale che vuoi approfondire, se vuoi puoi parlarmene. Non pensare minimamente di essermi di disturbo! Per me è una grande gioia essere di aiuto alla fidanzata del mio Re, Gesù Cristo. Pertanto ti chiedo di scrivimi ogni volta che ne senti il bisogno, anche frequentemente se lo ritieni opportuno. L'importante è che tu ti senta felice di proseguire il cammino cristiano. Invece i dubbi, gli immotivati sensi di colpa, i pessimi consigli dei mondani, non servono ad altro che a rattristarti e a sfrenare l'avanzata nel cammino di perfezione cristiana. Quindi se dialogare con me ti è di utilità, ti aiuta nella vita cristiana, allora sono felice di rispondere alle tue domande e chiarire i tuoi dubbi. Voglio che la fidanzata del mio Re sia felice, non triste e affranta da immotivati sensi di colpa.

Coraggio, continua a combattere la buona battaglia della fede. Maggiori saranno state le avversità, più bella sarà la vittoria!

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti nei Cuori di Gesù e Maria,

Cordialiter

lunedì 1 settembre 2014

Attratta dalla spiritualità cristiana

Pubblico alcuni brani di un'e-mail che mi ha scritto una lettrice del Veneto.


Caro D.,
                grazie davvero per le tue belle parole ed i preziosissimi consigli!

[...] Il mio desiderio è innanzi tutto avere un rapporto sempre più vicino alla spiritualità Cristiana. Penso che la vita in monastero mi piaccia proprio per questo. Li c'è veramente modo di sperimentare la vicinanza spirituale a Dio. […] Poi la vita stessa all'interno del monastero mi si addice. Una vita semplice, senza fronzoli, che dà modo di ascoltare la voce di Dio dentro se stessi. Lasciare le cose del mondo non mi dispiace per niente e mi attrae invece moltissimo l'avventura della perfezione dell'anima. [...]

Grazie di cuore per la disponibilità.

(Lettera firmata)

venerdì 8 agosto 2014

Lasciare il fidanzato per amore di Gesù

Pubblico la testimonianza che mi ha scritto una ragazza.


Ciao, mi chiamo [...], vi scrivo per portarvi la mia testimonianza...sono stata anni lontana da Dio ma non ho mai smesso di cercalo....avevo una vita con un fidanzato, ormai prossima a passi importanti ma interiormente infelice....continuavo a  cercare Lui e solo Lui ma non riuscivo a ritrovarlo...un anno fa... Gesù e' venuto a riprendermi...mi sono affidata a un sacerdote , inizialmente solo col desiderio che mi riconducesse a Dio...poi si e' compiuto un miracolo piu' grande, non solo ho ritrovato Dio ma mi ha rapita...e voluta tutta per se'. Ho iniziato lentamente a ricevere i Sacramenti, a iniziare a frequentare la Messa ogni giorno, a pregare, pregare tanto e a fare cose che prima non facevo...sempre alla ricerca del contatto con Lui che cresceva sempre piu',Lui mi guidava,mi istruiva, mi sosteneva nelle tante crisi e cadute ma il Suo amore mi attirava sempre più a Se' con forza. Sono passati i mesi, fino a che un giorno,guardando il crocifisso ho detto "Gesù, prendi tutto di me...io desidero questo e desidero che tutto il mio essere diventi Tuo ". Ho iniziato a sentire questa unione con Lui sempre più forte, un amore prepotente e che mi chiedeva un'esclusiva, il mio rapporto di coppia non riuscivo più a sostenerlo, sentivo che il mio cuore era ormai di Gesù e un uomo fisico accanto non poteva più' stare al mio fianco, mi sentivo innamorata solo di Lui e totalmente Sua. Ho dovuto lasciare il mio fidanzato dopo 7 anni di fidanzamento, ed ho iniziato a vivere solo per Gesù, a vivere con Lui, di Lui e in Lui. Tutto questo in 9 mesi....non e' neppure un anno e tutta la mia vita e' completamente cambiata. Adesso sono in discernimento.... ho capito che sono Sua, che mi vuole tutta per Se' e che per avermi ha sconvolto tutta la mia vita ed anche io mi sento innamorata di Lui e di Lui solo. La mia anima sente il grande desiderio di divenire Sua sposa, non so ancora in che forma, dove e in che modo.....Vi chiedo una preghiera affinché tutto ciò mi sia manifestato....

Un abbraccio grande

(lettera firmata)


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venerdì 6 giugno 2014

Diventare suora

Come diventare suora? Alle lettrici di questo sito internet sulla vita consacrata, che desiderano mettersi in contatto con un buon ordine religioso, ma non sanno quale scegliere, consiglio di contattare l'Ordine della Visitazione, la cui spiritualità si basa sull'umiltà verso Dio e sulla dolcezza verso il prossimo.

L'Ordine della Visitazione (le cui religiose vengono chiamate “Visitandine”) è stato fondato da San Francesco di Sales (il santo della dolcezza) e da Santa Giovanna Francesca de Chantal. Per abbracciare la vita religiosa l'ideale è avere un'età inferiore ai 35 anni, tuttavia le Visitandine accolgono volentieri anche vocazioni di donne che hanno superato i 40 o addirittura i 50 anni, perché San Francesco di Sales volle dare la possibilità a tutte le donne (anche a quelle con una debole salute) di poter abbracciare la vita consacrata e divenire spose di Gesù Cristo.


Ecco alcune foto delle monache Visitandine (le suore col velo nero sono monache di voti perpetui) .





domenica 19 gennaio 2014

lunedì 6 gennaio 2014

Come diventare monaca

Come si fa a diventare monaca? Alle donne nubili che vogliono scrivere a una monaca per chiedere informazioni sulla vita religiosa, possono scrivere ad alcune religiose mie amiche, le quali saranno molto felici di rispondere alle vostre domande e di darvi le informazioni che cercate al riguardo. Se volete potete anche chiedere di pregare per voi, affinché il Signore vi faccia capire cosa fare nella vita, cioè qual è la sua volontà su di voi. 


La vita religiosa è davvero meravigliosa. Se tutte le donne sapessero quanto è grande la felicità che si prova a vivere in convento o in monastero, nessuna resterebbe a vivere nel mondo, ma abbraccerebbero tutte la vita consacrata.